Io ed altre 9 fantastiche mamme, per la precisione.
Mi hanno pure assicurato che non sono stata selezionata con un’estrazione fortunata, come i numeri della tombola. No. Mi hanno proprio voluto per lo stile della mia comunicazione. Ed hanno anche aggiunto che non è stato difficile prendere questa decisione. Tutto il contrario.
Sembravano più convinti di mio marito quando mi ha chiesto, per la prima volta, di uscire insieme. E lui lo era, eh, sia chiaro.
Come allora, rotto il ghiaccio ed appurato che l’interesse era reciproco (perché sono anni che conosco la qualità dei loro prodotti e mi fido del loro marchio), non ho potuto che rispondere: “Sì, andiamo!”
A Milano, nei loro uffici, il 3 maggio scorso.
E come sempre accade in queste occasioni, sono arrivata un po’ emozionata e con la testa piena di “chissà cosa succederà/chissà come andrà”.
Varcata la soglia, ogni mia titubanza è stata spazzata via da una cascata di sorrisi e strette di mano: ogni difesa completamente abbandonata non appena vista la piccola e meravigliosa bimba dell’amministratore delegato. E qui sono entrata in modalità “quasi quasi è ora di fare il secondo”. Un colpo basso, non c’è che dire.
Mellin, dal cuore italiano, si impegna costantemente su diversi fronti: la ricerca per una sana alimentazione, quindi la salute, e garantire l’elevata qualità, la massima sicurezza e la superiorità nutrizionale dell’intero catalogo dei propri prodotti. Con un occhio di riguardo alla tradizione alimentare del nostro paese.
Tutto questo è possibile mettendo al centro la ricerca sulla salute e la nutrizione che viene condotta, ormai da oltre un secolo, nei centri specializzati Danone Nutricia Early Life Nutrition Research: i laboratori di ricerca che si trovano nell’Utrech Science Park, in Olanda.
Il Dott. Piercarlo Salari ci ha poi illustrato quanto sia importante garantire una nutrizione corretta durante i primi 1000 giorni di vita del bambino perché farlo stare bene oggi, nutrendolo adeguatamente, significa donargli le basi di un futuro sano e felice.
Soprattutto in uno scenario come il nostro, dove la dieta dei nostri figli spesso eccede di proteine e sale, e c’è la convinzione che preparare la pappa in casa con materie prime fresche sia sempre sinonimo di maggiore attenzione e cura.
Purtroppo dimentichiamo troppo spesso che i bambini non sono piccoli adulti e necessitano, nei primi anni di vita, di un’alimentazione specifica e attenta alle loro esigenze.
Le aziende che producono alimenti per l’infanzia devono sottostare a prescrizioni di legge molto più rigorose di quelle fissate per tutti gli altri alimenti: le ricette sono nutrizionalmente corrette, non hanno conservanti, né coloranti, il controllo delle materie prime è sempre garantito, così come il massimo livello di igiene e sicurezza alimentare.
Cosa che non è possibile realizzare con facilità a casa, nemmeno con il robot da cucina più costoso e performante presente sul mercato. Nemmeno se la pappa la prepara nonna, massima esponente del tegamino take away.
Concluso questo primo appuntamento carico di aspettative, l’entusiasmo e l’orgoglio di essere parte attiva del progetto My Mellin Blog è cresciuto con la mia consapevolezza:
Se volete saperne di più, seguitemi mese dopo mese, fino a dicembre: parleremo di allattamento, svezzamento, primi dentini, della difficoltà di far mangiare frutta e verdura ai nostri piccoli e tanto altro.
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